Gruppi di Gioco

Canta nel silenzio
avanza nella foschia
perduto è il tuo destino
in una goccia di malinconia

Creature giocabili

Come posso agghindarmi per questa Faesta?
Di che colorita creatura vestirò i panni?

Vi starete chiedendo anche questo e qui vi forniremo un po’ di esempi. Di esseri fatati brulicano le storie umane, per cui cominciamo dal fatto che a questa celebrazione saranno presenti creature ispirate al folclore europeo. Dalle fiabe antiche spuntano i classici gnomi o goblin ad esempio. Figure di vario genere, ottime per sbizzarrirsi nel caratterizzare il proprio personaggio. Sarete un leprecauno, un puck, un brownie? I più sociali potranno preferire degli elfi o dei mezz’uomini, magari. Anche in questo caso potrete divertirvi a interpretare concetti diversi. Sarete un austero elfo tolkeniano nella serata in cui si lascia andare oppure un piccolo elfo scandinavo pestifero come un piccolo animaletto dei boschi? C’è chi è anche burbero e brontolone. Nelle fiabe antiche troviamo nani, orchi e coboldi. Oppure i berretti rossi, con il loro umorismo che inquieterebbe chiunque. O addirittura… i temuti Krampus! Anche loro ogni tanto si concedono il divertimento con gli altri fatati.

Tra le ispirazioni a cui potete attingere c’è naturalmente il mondo naturale. Dalle acque giungono ondine e naiadi. Dai boschi arrivano incantevoli driadi e fauni scatenati. Spiriti di aria e di fuoco possono unirsi ai banchetti. Persino le salamandre infuocate!

Siete i benvenuti anche a portare figure del folclore italiano. Conoscete un folletto della vostra regione? Monacheddu, Mazapegul, Augurielli, Mazzarott. Portateli alla festa e vestitene i panni! 

Avete in mente qualche altro folletto europeo, ma siete in dubbio se sia a tono con le stirpi della Faesta? Scriveteci e vi aiuteremo!

In ultima nota ricordate il tono scanzonato dell’evento, che siate Seelie od Unseelie, elfi luminosi od oscuri, scegliete di interpretare una creatura pronta a festeggiare. E’ tempo di celebrazione e divertimenti, non di classici del gotico come vampiri, lupi mannari e altre creature da notte dei morti viventi.

Inoltre abbiamo preparato per voi anche delle linee guida per i costumi!

Ma gli umani?

Vi siete fatti questa domanda?

Ebbene la risposta è “Non ce ne sono“. La Faesta si svolge nel mondo delle fate. Non ci sono noiosi esseri umani da queste parti. Sarete nel profondo delle terre incantate, qui le più strane creature si sentono a casa e non si curano del mondo mondano. Certamente alcuni avranno avuto a che fare con uomini, donne e loro prole. In questa giornata di celebrazione potranno però essere al massimo i soggetti delle storie di scherzi, raccontate per gioco o per vantarsi dei propri crudeli dispetti. Le città degli umani sono lontane. Noi saremo tutti oltre il fitto del bosco, alla fine dei sentieri dove corrono le fate.

Sotto la luce pallida del cielo,

il tempo sospira, immobile.

Il Grande Ritorno si avvicina.

Stirpe Storie e Racconti

Quelli un po’ troppo seri, li chiamano da sempre: per quanto un racconto possa essere anche burlesco e paradossale, loro hanno sempre cercato da fare da sorelle e fratelli maggiori dell’intero popolo fatato. Custodiscono la memoria e il racconto di tutto quello che è importante, e anche quello che non lo è.
Avevano la fama di essere piuttosto controllanti: insomma, quelli che sapevano sempre come una storia doveva andare…

Non che siano per forza tutti rigidi e timidi, anzi non sono solo quelli che raccontano le storie, ma spesso vivono al centro di esse, spingendo con coraggio ed eroismo perché ogni storia arrivi alla sua naturale fine, godendosi pure il viaggio: ma tra le stirpi sentono sicuramente tanto il senso del dovere e della responsabilità. Da quando è accaduto il Cataclisma, sono più sulle loro; si dice che siano raccolti a scrivere a Padre Tempo.

Ogni creatura delle storie e dei racconti ha con sé legno e carta in qualche modo, ma anche penne piume ed un qualche tipo di taccuino. Fate attenzione a quel che dite in loro presenza, potrebbe venire segnato per sempre.

Consigliamo questo gruppo se: Volete un gioco introspettivo, leggermente defilato rispetto agli altri, in cui saranno spesso loro a cercarvi; e allo stesso tempo sfogare la vostra creatività ed essere pronti a risolvere problemi con piglio forte.

Stirpe Patti e Inganni

Si dicono in giro tante storie sulla stirpe dei patti e degli inganni, e non tutte queste cose sono lusinghiere Molti narrano che la loro stirpe sia nata dalla promiscua unione di fate con diavoli o streghe, altri ancora che molte creature fatate come la fantomatica fatina dei denti ne sono fiere rappresentanti. Tutte queste storie concordano in un’unica cosa: un patto con un membro di questa stirpe e un’arma a doppio taglio.

Non bisogna però pensare che i membri della stirpe siano malvisti o attivamente malvagi. Anzi, sono considerati da tutti come creature corrette che eseguono un codice, solo che beh… solo loro ne sanno le regole precise.

Ogni creatura dei Patti e degli Inganni porta con sé una sorta di marchio(o sigillo) che può essere qualsiasi cosa: ad esempio un timbro per la ceralacca, od una penna per anteporre la propria firma in ogni nuovo contratto stipulato. Questo oggetto è unico per ciascuno e non può essere replicato in nessun modo (anche se questo non vieta di sottrarlo, se siete abbastanza coraggiosi si intende).

Consigliamo questo gruppo se: Volete un gioco competitivo, con sfide di ingegno a volte anche contro altri membri dello stesso gruppo e se non avete paura di mettervi in discussione durante l’evento

Stirpe Sogni e Desideri

Dalle pieghe del tempo, là dove il giorno si dissolve nel crepuscolo e la notte culla il mondo nel suo abbraccio, provengono i mormorii di una stirpe fatata tanto antica quanto misteriosa: la Stirpe dei Sogni e dei Desideri. Fatati sbocciati dalle pulsioni più ardenti, dai sussurri nascosti nel cuore di tutti i viventi, questi esseri eterei non conoscono fretta né agitazione. Sono creature d’indole tranquilla e curiosa, e dall’esterno possono essere percepite come perennemente immerse in un misto di torpore e meraviglia.

La loro missione è tanto semplice quanto grandiosa: custodire, imbrigliare, e coltivare i sogni, e percepire, alimentare e realizzare i desideri. Ma attenzione, non si lasciano incantare da ogni piccolo capriccio o dall’egoismo di un cuore chiuso. No, essi rispondono solo a chi desidera con tutta l’anima, con un’ardente sincerità che illumina anche la notte più buia. 

Quando non sono impegnati nelle loro nobili mansioni, si dilettano a sognare ciò che nessuno ha mai sognato. Da questi viaggi verso luoghi inesplorati a volte tornano con elusive profezie, che nemmeno loro spesso sanno interpretare o spiegare. Potrebbero contenere di tutto, indizi su grandi avvenimenti od una finestra aperta su di un futuro mai avvenuto.

Eppure, nonostante la loro saggezza, hanno un che di buffo e incantevole. Possono fissare per ore una semplice goccia di rugiada, convinti che contenga l’intero segreto dell’universo. Non c’è oggetto troppo piccolo, né creatura troppo umile per non meritare il loro stupore e interesse. Per questi fatati, i desideri non sono solo scintille di speranza, ma il filo invisibile che lega insieme ogni creatura che possiede un cuore. E nel mondo dei sogni ogni cosa è possibile, persino le meraviglie che non abbiamo mai osato immaginare. Basta volerlo.

Consigliamo questo gruppo se: Volete un gioco creativo, in cui spronerete gli altri alla fantasia. Se volete vivere la spensieratezza delle fate, ma anche la loro componente mistica.

Stirpe Giochi e Scherzi

“Tanto tempo fa, lungo i sentieri incantati correvano i figli dei Giochi e degli Scherzi”. Così inizia una delle storie più apprezzate tra tutte le stirpi fatate. Parla di coloro che non son più tra noi. Un guazzabuglio festoso e spensierato. Sempre pronto a seguire una nuova avventura e scoprire ciò che riserva la prossima svolta nel cammino.

Avevano origini antiche quasi quanto la nascita di Madre Natura. Portavano la spensieratezza tra i loro simili e mostravano loro il mondo tramite occhi speranzosi. Erano sempre pronti a scoprire un nuovo amico nel prossimo incontrato. Succedeva spesso, data la loro natura benevola. Molti antichi fatati possono dire di esser stati aiutati, in grande od in piccolo, da qualche giocoso benevolo. Alcuni ricordano anche altre occasioni. Il divertimento era il nutrimento di queste creature, in ogni sua forma. Tanto quello che nasce dall’incontro con l’altro quanto scherzi e dispetti. Non mancavano mai di cogliere l’occasione di prendersi in giro tra simili e di burlarsi degli altri. Cosa che a volte li metteva nei guai con le altre stirpi… o con il resto del mondo.

Tutti conoscono la storia del Grande Cataclisma, in cui questa antica e giovane stirpe spinse all’estremo la propria natura benevola. Si sacrificarono per aiutare tutto il mondo incantato a superare il terribile momento.

I loro pari piangono ancora la scomparsa e raccontano storie su di loro. Eppure non tutto è perduto e dimenticato! Fin dalla scomparsa dei piccoli fratelli, il loro spirito e la loro memoria sono custoditi con cura dalle tre stirpi rimaste. Curiosità, arguzia, allegria. L’intero popolo delle fate celebra i lasciti della stirpe dei Giochi e degli Scherzi.

E quest’anno… quest’anno le stelle sono propizie! Le tre stirpi ritroveranno dentro di sé l’innocenza donata loro? Sarà possibile celebrare un gran risveglio, una vera nascita, un nuovo inizio?